La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali. È ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in “classe virtuale”.
(Nota Ministero dell’Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020)
Registro Elettronico "Argo"
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Pubblicazione Link delle videolezioni su Argo (procedura): Posizionarsi su Argomenti della lezione e incollare il link, possibilmente anche con l’orario dell’incontro
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Pubblicazione orario di classe da parte del coordinatore (procedura): Aprire il RE, selezionare classe-materia, aprire materiale didattico, generare nuova cartella con nome: orario incontri Meet, incollare l’orario, ricordando gli studenti che troveranno il link per collegarsi su ARGO, aprire condivisione classe, Condivisa con i miei alunni delle classi, Seleziono la classe, Salva
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Compiti: su ARGO nella sezione Compiti assegnati
Google Workspace for Education
Meet
L’incontro Meet non dovrà essere di natura frontale, ma, ancor più rispetto a una “lezione” tradizionale dovrà privilegiare la partecipazione attiva degli studenti, anche attraverso la valorizzazione dell’elemento motivazionale e comunitario.
Per evitare usi impropri della piattaforma, agli studenti sono stati inibita l’uso della mail e la possibilità di convocare riunioni; inoltre, appena la funzione sarà disponibile, verrà implementata la possibilità di bloccare le videoconferenze, una volta terminate.
Il docente durante la propria videolezione avrà cura di annotare assenze e ritardi che, tuttavia, non saranno registrati sul registro di classe, ma con lo scopo di poter in seguito intervenire sugli assenti per sollecitarne la partecipazione. I docenti sono tenuti ad assicurarsi che la videoconferenza sia accessibile a tutti gli alunni.
Malgrado sia sufficiente disporre di un cellulare o un tablet per partecipare alle videoconferenze, consigliamo, se disponibile, di utilizzare un computer (desktop o note/netbook) così da poter disporre in modo semplice di tutte le funzionalità. Trattandosi di momento didattico, è auspicabile che lo studente possa fruire del Meet in autonomia con l’ausilio di cuffie e microfono in modo da non ricevere sollecitazioni o disturbi dall’ambiente circostante..
Classroom
L’applicazione Classroom, integrato con gli strumenti Drive, sarà l’ambiente privilegiato per l’assegnazione, la cura e la restituzione dei compiti e delle attività assegnate agli studenti.
I compiti assegnati saranno misurati senza eccedere così da consentirne a tutti lo svolgimento autonomo ed evitare sovraccarico cognitivo e uso troppo intensivo delle tecnologie. Tra di queste, pur nel rispetto delle specificità disciplinari, si segnalano:
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diari di bordo/autobiografie cognitive dello studente;
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esperienze di rielaborazione personale sui temi educativi da trattare (sulla base di letture, materiali, film, video, …) invitandolo eventualmente a documentarsi di persona e relazionare;
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attività di tipo espressivo;
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compiti di realtà proposti tenendo conto del grado di autonomia di ogni singolo studente;
I docenti si occuperanno di fornire, in tempi congrui e tenendo conto del calendario delle videoconferenze, una restituzione delle attività svolte, attivando forme di valutazione formativa (vedi capitolo dedicato alla valutazione).
Per le discipline che utilizzano la piattaforma Meet, con integrazione con Classroom, riteniamo opportuno lasciare uno spazio specifico nel Meet successivo per il confronto e la restituzione sulle attività e i compiti svolti. In caso, invece, di richiesta di attività più elaborate, meglio lasciare un lasso di tempo maggiore. Naturalmente le scelte didattiche possono cambiare a seconda della disciplina e della necessità di calibrare in modo sostenibile la quantità dei compiti e delle attività proposte.
La referente della secondaria si occuperà di integrare, in caso di modifiche, il calendario dei Meet, in modo che gli studenti siano informati per tempo e sia favorita l’organizzazione familiare nell’uso dei device disponibili.